Il Ministro degli Esteri Antonio Tajani ospite del Presidente della Provincia di Viterbo Alessandro Romoli, questo è quanto apprendiamo dai giornali. Il 3 settembre, in occasione del trasporto della macchina di Santa Rosa, saranno presenti a Palazzo della Provincia alcune alte cariche dello Stato.

Quest’anno il trasporto è stato dedicato alla pace, come dichiarato dal presidente del Sodalizio dei Facchini, Massimo Mecarini, che ha sottolineato come i facchini metteranno qualcosa in più nel loro sforzo affinché Santa Rosa illumini la mente di coloro che hanno nelle mani il destino di questo pianeta, con un pensiero speciale rivolto alle aree di crisi, dal Medio Oriente, all’Ucraina e a tutte le guerre sparse nel mondo.

Come Sindacato Studentesco PerCorso e Rete degli Studenti Medi di Viterbo non possiamo ignorare una profonda incongruenza: la comunità viterbese invoca la pace, mentre l’attuale governo continua a sostenere politiche che la ostacolano.

Oggi il nostro Paese ha violato l’obbligo di prevenzione del genocidio in Palestina, disatteso le indicazioni della Corte Internazionale di Giustizia e continua a trasferire armi e materiali a duplice uso verso Tel Aviv, rendendosi così complice nei fatti di Gaza.

Se questo governo intende davvero rappresentare la volontà popolare, deve assumersi la responsabilità di portare avanti un’azione politica coerente con quanto espresso in numerose occasioni dalla cittadinanza del Paese nelle tante manifestazioni per la pace e, in particolare, da quella viterbese. Per questo vogliamo che il ministro Tajani accolga la volontà della comunità di Viterbo di perseguire la pace, condanni senza esitazioni il genocidio in corso, interrompa immediatamente ogni rapporto con Israele e metta in campo tutti gli strumenti diplomatici e politici necessari a fermare i massacri.

Vogliamo inoltre un impegno urgente sul piano universitario: due studentesse palestinesi, vincitrici del bando IUPALS finanziato dal MUR, attendono di poter raggiungere l’Italia per studiare all’Università della Tuscia. Al momento, però, non esiste alcun corridoio umanitario che permetta loro di arrivare in sicurezza. È dovere del Ministro attivarsi senza ulteriori ritardi.

Come Unione degli Universitari stiamo lavorando da mesi per permettere a queste persone di arrivare e non abbiamo mai ricevuto risposta dal ministro Tajani.

Come studenti vogliamo che gli spazi del sapere siano di tutti e per tutti. Negare di fatto l’accesso al nostro paese significa negare il diritto allo studio e non non possiamo permetterlo.

Il 3 settembre attraverseremo le strade della nostra città con una consapevolezza chiara:
Non esiste pace senza azione politica. Ora bisogna agire.

PerCorso – Sindacato Studentesco Unitus 

Rete degli Studenti Medi di Viterbo