Il 31 marzo è il Trans day of visibility, giornata che celebra l’esistenza Trans nel mondo e punta a decostruire la narrativa disumanizzante che ritrae le persone Trans come membri non attivi e presenti nella società, portando nelle piazze, città e luoghi di socialità un messaggio molto semplice, ma sempre meno ascoltato, quello di esistere.

Una settimana fa il ministro Valditara ha inviato una circolare alle scuole superiori Italiane, colpevolizzando il personale scolastico che decide di rivolgersi alla comunità studentesca con un linguaggio neutro e inclusivo.

Seguendo la linea del conservatorismo nel mondo, la comunità Trans riceve un altro attacco dal governo Meloni, dopo le ispezioni e gli attacchi al Careggi, il passaggio da fascia A a fascia C dei farmaci per la terapia ormonale transfemminile, la proposta di escludere le persone Trans da attività sportive competitive o accademie militari.

Tuttavia, con la scusa di un “mancato rispetto della lingua Italiana” Valditara manca così di rispetto non solo alla comunità Trans, ma a tutte le persone che trovano nel linguaggio tipico Italiano, da sempre rivolto in maniera mascolinizzante a gruppi di persone generici, un modo restrittivo e poco rispettoso per affrontare temi formali, medici, scolastici.

La lingua si evolve, ma la destra rimane stretta al suo bisogno di trovare un nemico fragile, distraendo l’opinione pubblica dagli innumerevoli tagli di fondi alla scuola pubblica e la totale noncuranza sul tema dell’educazione affettiva, incentivando invece il bullismo di stampo transfobico e gli abbandoni scolastici da parte di persone queer. Dov’è Valditara quando ci crollano le scuole in testa, quando i nostri compagni di scuola muoiono durante i pcto o quando subiamo molestie? Sta in silenzio e decide di esprimersi solo per andare in direzione ostinata alla nostra, rendendo la scuola un luogo sempre meno aperto e inclusivo.

Rete degli Studenti Medi del Lazio