Si sono svolte oggi presso l’IIS Via Roma 298 di Guidonia le elezioni per il rinnovo della rappresentanza studentesca in consiglio d’istituto. Tuttavia, ciò che dovrebbe essere un momento di partecipazione democratica si è trasformato in una palese ingiustizia: solo gli studenti del plesso Majorana hanno potuto esercitare il proprio diritto al voto, mentre le succursali sono state escluse.
La decisione della commissione elettorale, avallata dal Dirigente Scolastico, di istituire un unico seggio presso il Majorana è inaccettabile. Le sedi del Pisano e dello Scienze Umane sono state completamente ignorate, negando di fatto agli studenti di queste strutture qualsiasi possibilità di partecipazione. Per di più, non è stata concessa nemmeno la giustificazione dell’assenza per chi avesse voluto spostarsi per votare, aggravando ulteriormente una situazione già discriminatoria.
“Un abuso di potere e una violazione della normativa”
La normativa vigente in materia di elezioni studentesche è chiara: ogni sede distaccata deve avere il proprio seggio elettorale. Non rispettare questa disposizione significa sopprimere la voce di interi gruppi di studenti, già penalizzati dalla distanza e dalla scarsa attenzione istituzionale.
Una conseguenza diretta degli accorpamenti scolastici fallimentari
Questa grave mancanza è solo l’ennesima dimostrazione dei disagi creati da un disastroso accorpamento che ha unito forzatamente il Liceo Majorana, il Pisano e lo Scienze Umane sotto un’unica gestione. Un’operazione dettata esclusivamente dalla logica del risparmio sul personale amministrativo, che non tiene minimamente conto della funzionalità delle sedi né del benessere degli studenti.
Gli studenti delle sedi periferiche sono trattati come cittadini di serie B, considerati meno importanti rispetto a quelli della sede centrale. Questa discriminazione è inaccettabile e contraria ai principi fondamentali della scuola pubblica, che dovrebbe garantire uguaglianza e diritti per tutti.
Come Rete degli Studenti, chiediamo con fermezza che sia fatta chiarezza su quanto accaduto e che vengano ripristinate condizioni di equità per tutti gli studenti. La partecipazione democratica non è un privilegio, ma un diritto