Oggi martedì 12 dicembre la Consulta Provinciale degli Studenti di Roma ha reso noto che da diverso tempo ormai ci sono delle evidenti difficoltà organizzative da parte dell’Ufficio Scolastico Regionale per il Lazio riguardo la convocazione dell’assemblea plenaria in seduta elettorale della Consulta, attraverso cui si dovrebbero rinnovare gli organi dirigenti dell’Istituzione.
Per noi come organizzazione studentesca di rappresentanza degli studenti delle scuole superiori è inaccettabile che ci sia una tale e conclamata sospensione della democrazia nell’organo istituzionale di rappresentanza degli studenti. Chiediamo un impegno formale e concreto all’Ufficio Scolastico Regionale per il Lazio di individuare immediatamente una sede consona per lo svolgimento delle operazione elettorali e delle future attività istituzionali della Consulta.
“La soluzione prospettata dall’Ufficio – dichiarano i Coordinatori della Rete degli Studenti Medi di Roma e del Lazio Giacomo Santarelli e Andrea Russo – è stata rifiutata dal Consiglio di Presidenza con cognizione di causa. Non è pensabile chiedere alla Consulta di pagare con propri fondi per l’utilizzo di una sala che dovrebbe essere messa a disposizione dall’Ufficio in base alla normativa di riferimento, perché a rimetterci sarebbero tutti gli studenti. Ora che l’Ufficio Scolastico Regionale per il Lazio trovi una soluzione tempestiva al problema da loro creato e non risolto nei tempi e nei modi previsti dalla Legge.”
“Inoltre – aggiungono i due Coordinatori – la strumentalizzazione del fatto da parte dei gruppi fascisti che occupano la Consulta Provinciale degli Studenti di Roma è per noi intollerabile. La responsabilità della mancata convocazione della plenaria della CPS Roma non ricade sul Consiglio di Presidenza ma sull’Ufficio 3 del USR per il Lazio, con il quale il Consiglio ha instaurato una lunga trattativa al fine di poter convocare le prime plenarie senza costi ulteriori per la Consulta, in un luogo adeguato e nel più breve tempo possibile. “